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Only Refn Forgives

 

 

 

 

Barz and Hippo, La scheggia e Cinema Beltrade presentano
ONLY REFN FORGIVES
Il cinema di Nicolas Winding Refn

“Considero l’arte un atto di violenza; la sola differenza fra arte e violenza è che nella vita reale la violenza distrugge, mentre nell’arte ispira. Credo fermamente che il film sia una forma d’arte e che l’arte debba essere costantemente esplorata”. NWR

In occasione dell’uscita del nuovo attesissimo film di Refn, Only god forgives, che verrà presentato a Cannes; Barz and Hippo, La scheggia e Cinema Beltrade danno vita a una retrospettiva che ripercorre gli esordi del regista autodidatta con la saga di "Pusher" fino alle ultime produzioni internazionali. Tutti i volti, i personaggi e la poetica di un regista poliedrico, raffinato e istintivo. Con uno degli sguardi più originali del cinema del nuovo millennio.

Nicolas Winding Refn (Copenaghen, 1970), regista, sceneggiatore e produttore, ha esordito nella metà degli anni novanta nel genere noir, per poi maturare nel corso dei decenni successivi fra il vecchio e il nuovo continente revisioni postmoderne e filologiche dei generi più disparati: dall’epica più plumbea al poliziottesco a sfondo sociale, dal filone carcerario allo spaccato giovanile. Proprio i suoi contributi alla palingenesi di un thriller e poliziesco realistico e antropologico, con qualche concessione all’iperrealismo ma non al pulp (citazionistico o tarantiniano), lo hanno imposto sulla scena internazionale come alfiere del cinema nordico contro lo strapotere americano e francese nei generi sopra citati. Senza però che ciò gli abbia impedito di interrogarsi sulle motivazioni della violenza, sul ruolo dell’individualismo in un microcosmo corrotto e sull’ansia di redenzione di uomini che, pur operando nella malavita e nell’illegalità, si trovano a combattere contro una crisi d’identità, determinata da un fato inesorabile e beffardo, influenzata anche dalla crisi degli affetti.

La tipologia umana refniana appare come la personificazione dello scontro tra la debolezza e la forza, il potere e l’incapacità, lo splendore e la decadenza: traspare chiaramente attraverso i film di questo straordinario cineasta una presa di coscienza del fatto che l’uomo è sempre ma è sempre anche il suo altro, con la sicurezza che egli non è mai il bene assoluto o il male assoluto, ma sempre e pienamente rappresentazione di un’eterna differenza. L’uomo è la contraddizione più grande del mondo naturale, egli è il bianco e il nero, il tutto e il nulla, il vuoto e il pieno. Da Rapporto Confidenziale 36

*PROGRAMMA*

Giovedì 9 maggio 2013
ore 20.30 Aperitivo
Ore 21.30 Proiezione BRONSON (2008)

Giovedì 16 maggio
ore 19.00 Proiezione BRONSON (2008)
Ore 21.30 Proiezione PUSHER. L’inizio (1996)

Mercoledì 22 maggio
ore 19.00 Proiezione PUSHER. L’inizio (1996)
Ore 21.30 Proiezione PUSHER II. Sangue nelle mie mani (2004)

Giovedì 23 maggio
ore 19.00 Proiezione PUSHER II. Sangue nelle mie mani (2004)
Ore 21.30 Proiezione PUSHER III. L’angelo della morte (2005)

Mercoledì 29 maggio
ore 19.00 Proiezione PUSHER III. L’angelo della morte (2005)
Ore 21.30 Proiezione DRIVE (2011)

Giovedì 30 maggio
ore 19.00 Proiezione DRIVE (2011)
Ore 21.30 Proiezione VALHALLA RISING (2009)

*I FILM*

BRONSON.
2008
“Il mio nome è Charles Bronson e per tutta la vita ho cercato di diventare famoso, volete sapere qual è la cosa migliore che sono riuscito a fare? Avvertivo una vocazione, solo che non sapevo quale fosse, non è cantare, cazzo,
non era recitare, non ci sono più altre chance, giusto?”.


Un biopic che racconta le gesta di Michael Peterson,
in arte Charles Bronson, il detenuto più pericoloso e celebre d’Inghilterra. Il regista ci conduce in un viaggio verso
le radici dell’aggressività, analizzata attraverso gli occhi,
e la psiche del personaggio folle e furioso di Bronson,
che la eleva ad arte.

Sono molte le consonanze con Arancia meccanica di Stanley Kubrick: NWR si muove nei solchi scavati dal Genio e tracciati dal romanzo di Anthony Burgess. Consonanza non solo estetica (ottiche simili e un direttore della fotografia, Larry Smith, che con Kubrick ha a vario titolo collaborato
in Eyes Wide Shut, Shining e Barry Lyndon), ma soprattutto tematica: la messa in discussione della validità del sistema penitenziario di fronte ad esseri umani "speciali". Bronson (uno straordinario Tom Hardy) è un po’ l’Alex di Arancia meccanica, connaturata in lui c’è una violenza innata, primordiale, acausale, ma rispetto al kubrickiano omologo Bronson non pare conoscere alcuna perfidia. Il suo è un nichilismo estremo perché solo nella privazione totale del carcere e dell’isolamento trova l’equilibrio del proprio sé.
Da Rapporto Confidenziale

PUSHER  - L’inizio. 1996
Opera prima di Refn. Salutato come il primo gangster movie danese, immediatamente diventato fenomeno di culto e rampa di lancio sia per la carriera del cineasta che per quella di alcuni interpreti, il film d’esordio di Refn trasuda una cinefilia diffusa (locandine di Mad Max e Kung Fu movies appese in salotto e sulle porte, foto di Scarface sullo specchio del bagno).

Il protagonista del primo capitolo, “L’inizio” è Frank (Kim Bodnia), uno spacciatore, privo di scrupoli e pieno di debiti, fanatico del cinema, e per risolvere i suoi problemi di soldi non esita a lasciare dietro di sé morte, sangue e violenza, il tutto nella totale noncuranza delle persone che gli stanno intorno e dei suoi affetti.

PUSHER II  - Il sangue sulle mani. 2004
Tonny, il protagonista, figlio del Duca, grosso ricettatore di auto di lusso; è uno sconfitto, un delinquente goffo e spiantato, tossico e impotente, alle prese con un padre che lo disprezza, con cui ha un rapporto logoro che cerca invano di recuperare e ristabilire diventando un criminale perfetto. Un figlio inatteso, a cui cambiare i pannolini, che lo attende all’uscita del carcere gli dà lo spunto per riflettere sulla possibilità di una nuova vita.  In questo secondo capitolo della trilogia, l’orrore realistico dipinto a tinte forti si mescola a punte di poesia.

PUSHER III - L’angelo della morte. 2005
L’invecchiato gangster Milo deve contemporaneamente affrontare problemi d’affari e accontentare sua figlia che desidera una festa di compleanno perfetta.
L’ultimo capitolo è dedicato a Milo, interpretato dal bravissimo Zlatko Buric, l’unico personaggio presente in tutti e tre i film. Milo è il fornitore serbo al quale Frank doveva restituire i soldi nel primo capitolo. Milo verrà travolto da un vortice di disperazione che lo renderà, al contempo, vittima e carnefice del suo essere irrimedialmente feroce  e della sua crudeltà.

DRIVE. 2011
Driver ha una vita particolare: mentre di giorno si guadagna da vivere lavorando come meccanico a guidando auto come stuntman in produzioni cinematografiche, di notte arrotonda il salario facendo l’autista nelle rapine. Mentre tutto prosegue per il meglio, Driver si innamora della vicina di casa, Irene, una giovane donna con un marito in carcere (Standard) e un figlio a proprio carico. La situazione precipita quando Standard, una volta uscito dal carcere, chiede a Driver di guidare in una rapina da lui combinata per ottenere giusto il denaro necessario a coprire alcuni vecchi debiti e poter così definitivamente tornare a una vita serena assieme alla propria famiglia.
Il film è stato presentato in concorso alla 64ª edizione del Festival di Cannes 2011, aggiudicandosi il Prix de la mise en scène per la miglior regia.

VALHALLA RISING. 2009
“In principio c’era solo l’uomo e la natura, poi arrivarono gli uomini che portavano le croci e che condussero i pagani fino ai confini della Terra”.

Il film trae ispirazione da una storia raccontata nell’infanzia del regista dalla madre e che vede come protagonista l’attore feticcio Mads Mikkelsen (Pusher, Bleeder, Pusher II).
Dopo un lungo periodo di prigionia trascorso in una tribù scandinava di cacciatori di teste, il guerriero One Eye riesce con l’aiuto dell’amico Are a liberarsi e a vendicarsi di tutte le pene subite. Con l’amico si unisce poi a un gruppo di crociati vichinghi intento a lasciare quei territori di guerra per recarsi alla Terra Santa. Dopo un lungo e nebbioso viaggio, dove spesso la morte sembra l’unica fine, la spedizione sembra giungere finalmente a destinazione: qui una terra florida e rigogliosa li accoglie, ma non si tratta della Terra Santa.

INFORMAZIONI
Proiezioni c/o Cinema Beltrade, via Oxilia 10 Milano
Ingresso singola proiezione € 5,00 euro – ridotto € 4,00 (tessera associativa La scheggia)
Ingresso giornata (2 film) € 8,00 – ridotto € 7,00 (tessera associativa La scheggia)
Tessera abbonamento 6 film € 21,00 – ridotto € 19,50 (tessera associativa La scheggia)
www.lascheggia.orgwww.barzandhippo.com
info@lascheggia.orgrefn@barzandhippo.com

Per maggiori informazioni 02.953.39.774 - 348.26.66.090 - 347.45.12.456 - 339.2415695

In collaborazione con la rivista digitale di cultura cinematografica • www.rapportoconfidenziale.org