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William Friedkin

 

 

 

 

 

WILLIAM FRIEDKIN/IL BRACCIO VIOLENTO DEL CINEMA
presenta Giampiero Raganelli

Sospeso tra il cinema d’autore e la spettacolarità tradizionale del cinema hollywoodiano, cui ha saputo dare importanti contributi come Il braccio violento della legge (1971), William Friedkin merita sicuramente un posto di primo piano nella storia del cinema americano. Muovendosi spesso nelle brumose atmosfere metropolitane, lo sguardo di questo autore è cinico e rigorosamente manicheo, tanto da farlo passare per reazionario o qualunquista. Ha saputo creare nuove tendenze nel cinema, come l’horror sovrannaturale con L’esorcista (1973) e inserirsi con successo in filoni consolidati, sapendo innovarli profondamente come il poliziesco ipercinetico anni ’80, Vivere e morire a Los Angeles (1985).

19.03 IL SALARIO DELLA PAURA, (SORCERER, 1977)
Quattro uomini in fuga, ognuno per un diverso motivo, si incontrano in America Centrale e accettano l’incarico di trasportare un cargo pieno di nitroglicerina. Sarà un viaggio infernale. Uno dei rari casi di remake superiore all’originale, anche se questo è il bellissimo film francese Vite vendute (Le Salaire de la peur,1953) di Henri-Georges Clouzot.
«Un film sulla redenzione, sull’assurdità della condizione umana, e un’esperienza puramente kinetica» (W. Friedkin).

26.03 VIVERE E MORIRE A LOS ANGELES
(To live and die in L.A., 1985)

Un pittore falsario, due agenti che lo contrastano, senza lesinare in metodi poco ortodossi, una Los Angeles tentacolare e dai colori inediti. Un film fortemente rappresentativo degli anni ’80.
«Dentro Vivere e morire a Los Angeles c’è tutta la mia rabbia, tutta la mia insoddisfazione per cos’è diventato il cinema americano» (W. Friedkin).

02.04 CRUISING, DIRECTOR'S CUT, 1980
Al Pacino è un poliziotto infiltrato nel mondo dei locali gay
di New York, per indagare su una serie di misteriosi omicidi. Sarà un’autentica discesa negli inferi. Film controverso, osteggiato sia dagli omosessuali che dagli ambienti conservatori, che è stato tagliato di ben 40’. Finalmente viene presentato in quella che era la concezione originale
del regista.
«Dal momento che il protagonista, alla fine del film, scruta nel più profondo della sua anima, ho ritenuto interessante che Al Pacino guardasse lo spettatore, chiedendogli così di intraprendere un percorso simile» (W. Friedkin).

09.04 ASSASSINIO SENZA COLPA? (Rampage, 1988)
Un serial killer, alla vigilia di Natale, massacra una famiglia di tre persone, un procuratore distrettuale, che dovrà investigare sul caso, decide per l’eutanasia della sua bambina gravemente ammalata. Dopo la prima versione decisamente contraria alla pena capitale, Friedkin, avendo cambiato le sue convinzioni in merito, mise mano al montaggio del film per realizzarne una nuova, uscita nel 1992, più favorevole alla pena di morte.
«Assassino senza colpa? è certamente il film più angosciante che ho mai realizzato» (W. Friedkin).

a seguire
I SERPENTI DELLA NOTTE (NIGHTCRAWLERS, 1985)

EPISODIO DELLA SERIE "AI CONFINI DELLA REALTA' - The twilight Zone)

Un veterano del Vietnam è stato a contatto con sostanze chimiche segrete che trasformano in realtà le sue allucinazioni. Una storia sovrannaturale in cui tornano gli incubi della guerra.
«Un piccolo film straordinario, che ti poteva di capitare di fare solo per Ai confini della realtà» (W. Friedkin).

inizio ore 21,30

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